ZENITH-E
kodak T400 CN
***
Con la forte sensazioni che le emozioni ormai pasate siano così intense da sembrare tangibili,
ci stupiamo nel saperle volate vie senza il minimo rumore,
discrete,
loro che erano così rumorose da scuotere l'anima.
E cerchiamo sulla pelle quel tepore che si va perdendo,
come bambini lo tratteniamo ma ci scivola fra le dita,
come se d'un diamante splendido che ha il calore dell'amore adesso non restasse che una sottile polvere che scorre via,
regalando nella sua miserabile caduta un riflesso sconosciuto e luminoso, nell'aria sguarnita. Rimaniamo ad ammirare, mentre una fragile tristezza abbraccia il nostro sentire.
Antonio Silvestri
kodak T400 CN
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Con la forte sensazioni che le emozioni ormai pasate siano così intense da sembrare tangibili,
ci stupiamo nel saperle volate vie senza il minimo rumore,
discrete,
loro che erano così rumorose da scuotere l'anima.
E cerchiamo sulla pelle quel tepore che si va perdendo,
come bambini lo tratteniamo ma ci scivola fra le dita,
come se d'un diamante splendido che ha il calore dell'amore adesso non restasse che una sottile polvere che scorre via,
regalando nella sua miserabile caduta un riflesso sconosciuto e luminoso, nell'aria sguarnita. Rimaniamo ad ammirare, mentre una fragile tristezza abbraccia il nostro sentire.
Antonio Silvestri
Con la forte sensazioni che le emozioni ormai pasate siano così intense da sembrare tangibili, ci stupiamo nel saperle volate vie senza il minimo rumore, discrete, loro che erano così rumorose da scuotere l'anima. E cerchiamo sulla pelle quel tepore che si va perdendo, come bambini lo tratteniamo ma ci scivola fra le dita, come se d'un diamante splendido che ha il calore dell'amore adesso non restasse che una sottile polvere che scorre vie, regalando nella sua miserabile caduta un riflesso sconosciuto e luminoso, nell'aria sguarnita. Rimaniamo ad ammirare, mentre una fragile tristezza abbraccia il nostro sentire.
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