La realtà sfugge nel bianco,
sopra i vostri letti sudici,
le stanze profumate:
sono la luce nelle nuvole!
Affogo nel fango,
l'anima lacerata tanto che il corpo
sembra integro: infranto,
sono polvere e spine.
I capelli degli alberi mi piangono:
madre muta, figlio suicida.
Taglio il buio come lama
affilata sulla solitudine
che coltivate silenziosi:
bacio le foglie, la foresta;
bacio l'acqua ed i prati;
bacio la terra umida,
intrisa di pioggia autunnale.
***
Affogo nell'aria,
pieno di emozione così tanto
da sentirmi sfuggire l'anima
fra le dita delle mani.
***