lunedì 14 aprile 2008

Lezioni di Fiorentino

I' dialetto Toscano l'è 'na lingua artificiale creaha
dallo scrittore Fiorentino John Ronald Reuel Tolkien, ispiraha 'n parte al
finlandese e 'n parte a' mugugnii del cugino dello stesso Tolkien, John
Dantis Tolkien.

Primissima cosa da sapere: ai Fiorentini (quelli veri) insulta pure chi ttu
vvoi: se intesa come beffa ciò verrà preso in ischerzo e, ad esempio alla
frase: - 'La tu mamma maiala fa le pompe ai cavalli' - il VERO FIORENTINO
risponderà: - 'La tua!' - (ad intendere che le mamme di entrambi fanno le
pompe ai cavalli, in ispecial modo quello che ha pronunciato per primo la
frase offensiva, per la quale n'i sùdde Italia t' ucciderebbero).

Miha tutti sanno parlà i' dialetto fiorentino perbene. Figurassi a scrivilo!
Parecchi bischeri pensano che ci si mangia sempre la CI , e 'nvece unn'è miha
vero sempre. E si mangia solo quando è una CCI sola , e solo se didreho a
davanti c'ha du' vohali (ecco presempio: VOHALI ). Eppoi nessuno s'è mai
accorto he a vorte e ci si mangia anche la TTIE , che gl'è anche dimorto ma
dimorto più saporiha (ecco pe'llappunto: SAPORIHA ).

Inortre bisogna badare al fatto che ni' dialetto fiorentino spesso si
pronuncia un suono simile al TH inglese (lingua fra' denti) nelle t ni'mmezzo
alle parole, presempio: gelatho, pathethio ecc...

Un'artra regola che ll'è fondamentale gl'è i' verbo che gl'è sempre
preceduho da un'artro soggettino, messo lì pe' rafforzà un po'inino la 'osa.
Presempio:

Io sono. E' sono.
Te ttu sei.
E' gl'è. * La gl'è.
Noi s'è. (i' siamo l'è bandiho ni' toscano DOC, dio bono)
Voi vvù ssehe. (bello! senti 'ome sona bene!)
E' sono. Glienno. [raffinatezza usaha nei quartieri di Firenze dove e si
parla la lingua perfetta (vedi sotto) e a Prao (Prato)indò sono
ancora più sguaiai (prima diccominciare a ragionà 'n prathese bisogna
vu' ssappia bene iffiorentino, sennò ll'è maiala (o buriana).
Prima di' vverbo 'avere' ci va sempre la parolina ' CI '. Un si sa bene
perché ma lla ci sta parecchio bene, come disse i' Bondi.

Io c'ho. (= io ho)
Te ttu c'hai. (= tu hai)
Lui c'ha. (= egli ha)
Lei la c'ha. (= lei ha)
Noi ci s'ha. (= noi abbiamo)
Voi vvu c'avehe. (= voi avete)
E' c'hanno. (= essi hanno)
In terza persona singolare coi' passaho prossimo s'usa anche parecchio i'
' L'E' ', tipo:

L'è andaho. (= egli è andato)
L'è tornaho. (= egli è tornato)
Siccome noi toscani siamo perzoncine horte e dabbene, alla terza persona
singolare dell'indicativo noi e si preferisce sostituigni i' ccongiuntivo:

Loro prendano da bere. (= loro prendono da bere)
MA i fiorentini unn usano i' verbo 'prendere', bensì ' PIGLIARE ', come
disse Beppe di' Bardiccio, 'ti pigliass' un corpo' (colpo).

Frasette utili da segnavvele subito:

- Bellino i' canino. (= 'Che bel cane');
- La hoha hola hon la hannuccia corta horta e coloraha. (= 'La coca-cola con
la cannuccia corta corta e colorata') [o' prova a leggello maremma maiala!];
- Codesto ragazzo hostì. (= 'Quel Ragazzo Lì' ma solo all'incirca, infatti
'codesto' indica cosa o persona lontana da chi parla ma vicina alla persona
a cui ci si rivolge; diverso da 'quello');
- Gni stiantasse i' core! (= Ma è davvero simpatico) ;
- Tu m'a belle' erotto la contraccassa de' hoglioni (= Mi stai annoiando) ;
- Manca pòo bocco (= Manca poco che cado);
- I' tu' babbo buhaiolo (= Tuo padre è gaio).

I'passaho remoho di' verbo
andare (della quale solo i Pratesi e quell'80 e rotti percento di vecchi
rincoglionihi Fiorentini si ri'orda):

Io andiedi
Tu andesti
'gl'andette
S'andiede (o andette)
V'andaste
'gl'andettero, 'gl'andonno (o andiedero)

Il suono - SCHI - è spesso contratto a - STI -, ne derivano maSTIo,
STIantaho, STIoccare, STIacciaha.

Molte parole vengono continuamente troncahe: " DEL " diventa " DI' " (Gli
era di' Madiai, grullo!). " NON " diventa " UN " ('Un se ne potea* più di
codesto rintronaho'), " AL " diventa " AI' " (torno ai' tocco = sono di
ritorno alle 13).

Dal fiorentino sono bandite parole come "padre" (pure "papà" 'un s'usa
miha, e ci fa un po' schifo) e "madre": s'usa " I' MI' BABBO " e " LA MI'
MAMMA ". Nel pratese si usa tranquillamente anche " ME PA' " e " ME MA' ",
ma questo gn'è un antro discorso.

E molto comune poi usare il complemento di vocazione:
-O' bischero
-O'beppe
-O' ...

Inortre esistono de' vohaboli presenti solo ni' dialetto fiorentino:

(il verbo) " IRE " che sta per andare e per stiantare, al participio passato
fa " ITO " (viene dal latino, eh!)
" POLE ", il verbo potere, soprattutto indefini'o: ' UN SE NE POLE PIU' '!
" GARBARE " sostituisce correntemente "PIACERE": ' A ME MI GARBA '.
" DESINARE " è sinonimo di "MANGIARE" , in ispecial modo per pranzare: " A'I
TTOCCO SI DESINA " ( IL TOCCO = L'UNA , le ore 01.00 o le 13.00 )
' RAMMENTARE ' (ricordare): ' TI RAMMENTI DI QUELLA TESTA A PERA D'I'
RAMALLI? '
" BADARE " (tenere d'occhio, osservare): ' BADA BENE TE, CHE SE TI SPUTO
T'AFFOGHI! '
" PIGLIARE " (prendere): ' TU L'HA' PIGLIAO N'I BAOGIGI! ' ( BAOGIGI = BUO
DI 'ULO , finemente parlando)
Ecc ecc...

Al lettore interessato, che volesse apprendere a fondo il fiorentino, è
consigliabile la lettura del Signore degli Agnelli e de Il Silmarillion ,
nonché Lo Stiacciasassi . A chi volesse effettuare una proficua vacanza
studio per imparare il vero Fiorentino, si sconsiglia il centro città, ormai
mondializzato e dove si parla una lingua stardardizzata e elegante modello
fìrme ('film', in fiorentino) di Leonardo Pieraccioni ma si suggerisce
vivamente di optare per i quartieri di Brozzi, Peretola, Quaracchi (Oh
chillè i grullo che dice questo??? in questi quartieri si parla solo
cinese!!!) o per i comuni di Calenzano, Campi Bisenzio,Lastra a Signa, Signa, Sesto
Fiorentino, Scandicci , luoghi dalla gentile e cortese parlata (da ricordare
anche la perdita della V, oltre che della T... andao, mangiao, beeo e l'uso
smodato di ' gni, gnene ( "dignene" che sta per diglielo)', dimorati da popolazione educata,
gentile e cortese).

4 commenti:

  1. e questa boiata dove l' hai tirata fori X°°DD????

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  2. Aah! Bellissimo!!! Ora c'ho un testo di riferimento da fa' studià agli'mmigrhai (leggi non toscani) che vengan quà. Fino a ora pè imparà la lingua 'corta l'unio modo gliera fagli guardà i firme "Un ci resta che pingere".
    Ah! Pe' chi ullo sapesse il linguaggio elfico antico, il Quenia, in realtà glièra i' Fiorentino!!!

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  3. magnifico, che voglia di sentire smadonnare in fiorentino... ^^

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